18 Aprile 2025
Blog

I miti di stagionalità e km0 sono superati: su frutta e verdura sta cambiando tutto!

Notizie Fresche
scritto da Besostri Frutta Srl il 04-04-2025 20:00
Negli ultimi decenni, i concetti di stagionalità, kilometro zero e freschezza sono stati i punti di riferimento principali per orientarsi nella scelta dei prodotti alimentari, soprattutto per ciò che riguarda frutta e verdura. Tuttavia, oggi questi temi, che per molti anni sono stati considerati linee guida imprescindibili, si trovano a fronteggiare nuove sfide e realtà in continua evoluzione.
La stagionalità, ad esempio, è diventata un criterio guida che molti consumatori e produttori cercano di seguire con estrema coerenza. Tuttavia, questo concetto è intrinsecamente complesso, variabile non solo da paese a paese, ma anche nel corso del tempo. In passato, le stagioni agricole, come scrive Andrew Watson nel suo testo del 1974, furono un’innovazione della rivoluzione agricola araba in Europa, in cui l’estate veniva tradizionalmente lasciata come periodo di riposo per la terra. Ma oggi, di fronte alla crisi climatica e alle innovazioni in campo agricolo, possiamo davvero parlare di stagionalità nel modo in cui l’abbiamo sempre conosciuta?

La stagionalità come la conosciamo non esiste più
Fare della stagionalità un discorso di coerenza a tutti i costi è inutile. Il "controstagione" esiste da sempre. Soprattutto in un contesto come quello attuale, in cui molti agricoltori ricorrono all’utilizzo di serre e tunnel per far fronte ai cambiamenti climatici, non ha più senso mantenere una rigidità rispetto alla stagionalità tradizionale. Infatti, la stagionalità è influenzata da molti fattori e non può più essere considerata un concetto rigido, come invece lo era in passato. La situazione è ancora più complicata quando parliamo di un Paese come l'Italia, che è caratterizzato da microregioni e microclimi, ognuno con specifiche necessità e possibilità.

Il km0 ha ancora senso?
Anche il km0, spesso considerato un parametro fondamentale nella scelta dei prodotti, non è più una risposta semplice. Il tema della provenienza è limitato e rischia di farci scadere in un bieco sovranismo. Non ci facciamo gli stessi scrupoli per prodotti provenienti da paesi lontani come avocado dal Sud America o banane dal Kenya, ma ci preoccupiamo dei pomodori dalla Spagna? In effetti, la questione della provenienza del cibo non può più essere trattata come un assoluto. In un mondo globalizzato, è impossibile pensare che ogni prodotto che arriva sulla nostra tavola debba essere esclusivamente locale. Inoltre, l’idea di un’Italia che si chiude su sé stessa è irrealistica, considerando che anche noi stessi esportiamo i nostri prodotti all’estero e produciamo “fuori stagione”.

La trasparenza dei processi agricoli come priorità
Quindi, se né la stagionalità né il km0 possono essere considerati come parametri esclusivi, che cosa resta su cui concentrarsi nella scelta dei prodotti? La risposta è la trasparenza dei processi agricoli. È fondamentale che i consumatori siano informati su come sono stati prodotti i cibi che acquistano: quali metodi sono stati utilizzati per coltivare, quali pratiche agricole sono state adottate, e soprattutto come vengono gestiti i terreni e i paesaggi. In questo senso, la formazione dei consumatori gioca un ruolo decisivo. Il problema è che troppo spesso manca un racconto completo su come vengono realizzati i prodotti, e i consumatori non hanno tutte le informazioni di cui avrebbero bisogno. Non è una questione di colpevolizzare il singolo, ma di garantire che tutta la filiera agricola sia trasparente e consapevole.

Dall’orto alla tavola: chiarezza e fiducia
In sintesi, oggi più che mai, è essenziale dare fiducia a chi coltiva, ma altrettanto fondamentale è che chi acquista abbia accesso a informazioni chiare e verificate sui prodotti che sceglie. Non basta più sapere se un prodotto è stagionale o a chilometro zero: bisogna anche comprendere come è stato realizzato, con quale strategia di gestione del terreno e del paesaggio. Solo così si potrà davvero fare una scelta consapevole e orientata verso la qualità e la sostenibilità. Quindi è inutile fare discorsi sulla stagionalità se, fuori dai nostri confini, i consumatori si trovano circondati da prodotti fuori stagione senza conoscere la loro provenienza o le modalità di produzione.

Conclusioni
Il mondo della frutta e della verdura è in continua evoluzione, e i vecchi paradigmi come stagionalità e km0 stanno cedendo il passo a nuove realtà. Ciò che oggi è davvero importante è concentrarsi sulla trasparenza, la qualità e la sostenibilità dei processi agricoli, affinché i consumatori possano fare scelte più consapevoli e informate. Solo così, il settore ortofrutticolo potrà affrontare le sfide attuali e garantire un futuro più sostenibile per tutti.


Realizzazioni siti web calabriainweb.it
invia a un amico
icona per chiudere
Attenzione!
Non puoi effettuare più di 10 invii al giorno.
(Testo completo) obbligatorio
generic image refresh

cookie